Cristina Fazzi PDF Free Download

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Cristina Fazzi PDF Free Download, Cristina Fazzi, Dal Cuore Della Sicilia Allo Zambia: Una Vita In Missione.

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Enna – È Una Donna Che Sogna In Grande Ma Con I Piedi Ben Piantati La Dottoressa Cristina Fazzi (Foto), Trasferitasi Da Enna In Zambia Nel 2000 Per Sostituire Temporaneamente Un Collega, E Da Allora Non Ha Mai Smesso Di Vivere Nel Paese Del Sud-est Africa, Attraverso La Sua Ong “Twafwane Association”. Il Libro “Karbu. Zambia, Una Donna, Una Grande Avventura” (Infinito Edizioni, 2022) Che Ha Scritto Insieme Alla Giornalista Lidia Tilotta Di Tgrai Sicilia, Che In Precedenza Aveva Affidato Le Sue Capacità Di Scrittura Ad Un Altro Medico, Il Lampedusano Pietro Bartolo, Nel Il Volume “Lacrime Di Sale”, Racconta La Sua Storia. La Parola “Karbu” Significa “Benvenuto” In Bemba. Cristina Si Ritrova In Un Pericoloso E Meraviglioso Paese Straniero.

Dai Primi Mesi Di Lavoro Nei Boschi, Senza Elettricità, Tra Topi E Serpenti, Alle Baraccopoli Rossastre Dello Zambia, Dove La Gente Vive In Condizioni Di Estrema Povertà Ed È Spesso Sbalordita Dagli Effetti Del “Kachasu” (Straordinaria Droga A Base Di Dagli Scarti Della Lavorazione Dello Zucchero), Fino Al Campo Profughi Di Meheba, Che Oggi Ospita Più Di 50.000 Rifugiati Fuggiti Da Angola, Congo E Altre Regioni Del Continente Nero. Il Medico Ennese È Abile Nel Relazionarsi Con Le Comunità Ei Loro Leader, Muovendosi Sempre “In Punta Di Piedi” E Mai Imponendo Un Approccio “Occidentale” Dall’alto. Uno Dei Leader Locali Le Ha Donato Il Terreno Su Cui Ha Costruito Il Primo Ospedale Nel 2003, Che Ora Sta Per Essere Consegnato Alle Autorità Governative Perché Possano Continuare Ciò Che Ha Iniziato.

Cristina, Infatti, Lavora Sempre Con Personale Locale E Volontari, Formandoli, Con I Quali Cerca Di Affrontare I Grandi Problemi Del Paese. Cristina È Stata Anche Abile Nell’includere La Gente Del Posto Nei Suoi Progetti. Aids, Malaria E Malnutrizione. Da Lei È Stato Attivato Un Programma Di Assistenza Per Bambini Con Crescita Stentata E Denutriti Rivolto Soprattutto A Neonati Malati, Disabili, Orfani O Madri Sieropositive. Cristina Ha Anche Creato Dei “Rifugi Per La Mamma”: Luoghi Dove Le Donne Possono Andare A Trascorrere I Giorni Prima Del Parto, Evitando Di Camminare Per Chilometri Durante Il Travaglio, Mettendo Così A Rischio La Propria Vita E Quella Dei Propri Cari. Vicino Ai Pochi Ospedali Presenti. Feto.

Il Progetto “Opportunità”, Ultima Iniziativa Della Donna Siciliana, È Un Ambulatorio Di Salute Mentale Per Adolescenti Affetti Da Patologie Psichiatriche. È Il Primo Del Suo Genere In Tutto Lo Zambia Ed È Stato Appena Aperto Nella Povera Baraccopoli Di Ndola. I Capitoli Del Libro Intrecciano L’attività Professionale Di Cristina Con Le Sue Esperienze Personali, Rivelando Le Influenze Che Hanno Plasmato Le Sue Decisioni Come Professionista E Come Madre, Dallo Stretto Rapporto Che Ha Avuto Con Suo Nonno Vincenzo Alle Lezioni Inestimabili Che Ha Imparato Da Suo Padre, Un Medico, Che Le Ha Insegnato A Battere Su Un Orecchio Su Un Tavolo Fatto Di Travi (Tecnica Che Sarebbe Stata Indispensabile Per Eseguire Alcune Diagnosi Senza L’uso Di Macchinari O Strumenti); Dal Rapporto Difficile Che Aveva Con La Madre; Al

Le Visite All’orfanotrofio Che L’hanno Ispirata Ad Adottare Un Bambino E, Nel Tempo, Altri Sette In Affidamento Sono Le Parti Più Commoventi. Poiché Cristina È Anche Mamma, L’idoneità Genitoriale Di Giuseppe È Stata Accertata All’estero Dopo Un Contenzioso Durato Tre Anni, Il Primo Per Il Quale È Stata Riconosciuta In Italia. Le Descrizioni Realistiche Dell’ambiente Sono Tradotte In Immagini Ancora Più Vivide Tramite I Codici Qr Che Collegano Ai Video Su Youtube Tra Ogni Capitolo Di “Karbu”. Sostenere La Pubblicazione Dell’associazione The Jatu, Born In Enna Al Fine Di Aiutare L’autrice Nella Raccolta Fondi Per I Suoi Progetti.

“Ora Che Sono Nella Foresta Di Silangwa, La Coda Non Va Bene. Quando Andrò Nella Città Di Ndola Tra Qualche Giorno, Possiamo Aspettarci Di Avere Tue Notizie? Come Si Dice Laggiù, Karbu. Benvenuto Nell’africa Di Cristina Fazzi , Nei Villaggi Dello Zambia Dove Il Medico Di Enna Ha Passato Gli Ultimi 22 Anni A Salvare Mamme, Bambini E Adolescenti.«sono Come Il Colibrì Della Fiaba Africana Che Porta Una Piccola Goccia D’acqua Per Spegnere L’enorme Fuoco. Modi, Cerco Di Migliorare La Vita Delle Persone Che Incontro.

Come È Iniziata La Sua Avventura Africana?

«a Catania Mi Sono Laureato In Medicina E Chirurgia Specializzata In Chirurgia Generale. Al Policlinico Ho Completato Un Dottorato Di Ricerca. Un Collega Missionario Mi Ha Chiesto Se Potevo Prendere Il Suo Posto In Una Clinica In Zambia. Avevo Dichiarato La Mia Disponibilità Per Sei Mesi, Poi Si È Estesa Ad Altri Sei E Infine Ad Un Anno. E Me Ne Sono Andato, Un Po’ Per Scelta E Un Po’ Per Caso. In Sicilia, Da Dove Vengo, Allora C’erano Molti Medici. In Quest’area, Grande Quanto Una Regione Italiana, Ero L’unico Medico. Sembrava Preferibile Restare. A 57 Anni Non So Se O Quando Tornerò. Spero Di Essere Ancora Utile Qui.

«qui Morivano Come Flies Nel 2000. Non Avevo Mai Visto Nessuno Morire Di Sete, Di Fame O Di Malaria. Ho Avuto Anche La Malaria Cerebrale Circa 50 Volte. Ho Pensato Che Fosse Molto Ingiusto Che Queste Persone Fossero Costrette A Vivere In Tali Condizioni. Inoltre,la Carità Fluisce Attraverso La Giustizia. Ogni Persona Dovrebbe Avere Diritto Alla Salute, Alla Casa E All’istruzione. Ho Continuato, Così.

Era Una Piccola Struttura Con Camera Da Letto, Cucina, Bagno E Una Minuscola Veranda Per Le Operazioni. Essere Una Donna Bianca Che Lavorava Lì Ed Essere Ascoltata Non Era Semplice. Per Loro, Un Uomo È Il Capo E Una Donna Si Sottomette A Lui. Non Mi Avrebbero Accettato Se Avessi Adottato L’atteggiamento Di Chi Dice: “Sbagli Tutto, Si Fa Come Dico”. Ho Sempre Cercato Di Farmi Capire E Di Condividere Le Mie Decisioni Con I Miei Colleghi In Modo Rispettoso E Paziente. È Stato Difficile Far Capire Loro Alcuni Concetti; Molti Di Loro Credevano Ancora Che Coloro Che Morirono Di Aids Fossero Sotto La Maledizione Dello Stregone.

The Twafwane Association È Il Nome Dell’organizzazione No-profit Che Ho Fondato In Zambia; Bemba, La Lingua Locale, Significa Che Lavoriamo Insieme Per Aiutarci A Vicenda. L’associazione Gestisce Due Progetti; Il Primo È Stato Il Progetto Mayo-mwana, Un Progetto Madre-figlio, Che Ho Avviato Nella Foresta, A Silangwa. Il Capotribù Era Così Soddisfatto Dei Progressi Della Clinica Che Mi Ha Dato 12 Ettari Di Terreno Per Costruire Un Centro Sanitario Solo Per La Salute Delle Donne E Dei Bambini. Con Il Tempo E La Crescita, Abbiamo Aggiunto Una Casa Famiglia A Ndola E Una Clinica Mobile Per Vaccinazioni E Visite Ostetriche. Le Donne Vengono Picchiate E I Bambini Subiscono Abusi, E Molte Ragazze Sono Ancora Sposate All’età Di 12 Anni. Le Visite E La Somministrazione Di Farmaci Sono Insufficienti. Oltre A Fornire Assistenza, Ci Occupiamo Anche Della Guarigione Delle Vittime Di Crimini Violenti Includendo I Bambini In Attività Educative E Scolastiche Per Tenerli Fuori Dalla Forza Lavoro. Il Progetto Ishuko Del Centro Sanitario Per Bambini E Adolescenti A Kantolomba È Un’altra Opzione. Ogni Anno Effettuiamo Circa 12.000 Visite.

Nella Lingua Bemba, La Più Parlata Nello Zambia, Karìbu Vuol Dire “benvenuto”. Con Cristina Abbiamo Pensato Fosse Il Titolo Più Giusto Per Questo Libro. Benvenuti Nella Vita Avventurosa Di Una Donna Fuori Dal Comune. Perché Cristina Fazzi Lo È Davvero. La Sua Energia E La Sua Passione Sono Contagiose E Travolgenti. Non Si Ferma Nemmeno Davanti All’evidenza E Scorrendo Le Pagine Ve Ne Accorgerete. Benvenuti In Zambia, Paese Dalle Mille Contraddizioni E Di Una Bellezza Sconvolgente Che Scoprirete Con Gli Occhi Di Cristina, Lei Che Quelle Contraddizioni Le Vive, Ogni Giorno, Da Più Di Vent’anni. Benvenuti In Una Scelta Di Vita Nata Da Una Casualità. Quella Di Una Donna Che Ha Deciso Di Lasciare La Sua Terra, La Sicilia, Per Restare Laddove C’era Più Bisogno Di Lei. Benvenuti Nell’idea. Quella Che Da Utopica Può Diventare Reale. L’idea Che I Diritti Umani E Civili Vadano Difesi Sempre, A Partire Da Quello Di Adottare Un Bambino Anche Se Sei Single. L’idea Che Non Esistono Esseri Umani Di Serie A E Di Serie B Ma Solo Persone Che Hanno Diritto Alle Stesse Opportunità Di Vita. L’idea Che Bisogna Fornire Strumenti Di Crescita E Sviluppo, Non Colonizzare, Sfruttare E Depredare Intere Aree Del Pianeta Per Consentire A Una Porzione Sempre Più Piccola Di Persone Di Arricchirsi. Benvenuti In Un’altra Scelta, La Mia. Quella Di Essere La Voce Dell’altro. Un’avventura Nell’avventura. È Già Stato Così Con Lacrime Di Sale E Karìbu È Un Altro Tassello Di Un Puzzle Che Prende Forma. Mettere La Propria Scrittura Al Servizio Di Storie Che Vanno Narrate Perché Ci Raccontano Un’altra Storia. Ci Consegnano Una “contronarrazione”. Ci Permettono Di Allargare I Nostri Orizzonti, Di Guardare A Cosa C’è Oltre Il Nostro Vissuto Quotidiano. Con Cristina Abbiamo Anche Pensato Di Inserire Tra Le Pagine Dei Qr Code Che Vi Consentiranno, Se Lo Vorrete, Di Accedere Ad Alcuni Video Che Abbiamo Scelto Per Voi.